Presto le strade italiane potrebbero essere disseminate di rallentatori intelligenti, piccoli dossi tesi a incentivare la decelerazione dei veicoli in determinati punti della viabilità. Una questione di sicurezza? Certo, ma non solo. Un’innovativa azienda italiana, la Up, ha infatti messo a punto una tecnologia in grado di generare energia elettrica a partire dal passaggio delle automobili su una determinata sezione di asfalto. Più nel dettaglio, il sistema Lybra – così si chiama la tecnologia in questione – è in grado di raccogliere l’energia cinetica prodotta dai veicoli durante la frenata e quindi di trasformarla in energia elettrica totalmente rinnovabile.

I primi due impianti saranno installati a Concorezzo

Non si tratta di una mera illusione o di un’allucinazione di un ingegnere particolarmente visionario: la tecnologia Lybra ha già superato a pieni voti la fase dei test. Il sistema è già infatti stato installato in via sperimentale all’ingresso di un parcheggio di un grande supermercato. Qui, l’importante afflusso di veicoli e la necessità di frenare prima di entrare nel posteggio ha permesso di raccogliere dati molto interessanti, provando definitivamente le potenzialità del sistema realizzata da Up. Conclusa dunque la fase dei test, si è passati subito alla fase della messa in opera: i primi due impianti saranno installati nel Comune brianzolo di Concorezzo, che diventerà in assoluto il primo a poter sfruttare questa futuristica tecnologia. E tutto questo, dopo la firma del contratto tra Up e Concorezzo, avverrà senza che il Comune si trovi a sostenere nessun costo. Al contrario, l’ente incasserà il canone per l’occupazione del suolo e del sottosuolo. Tenendo conto del traffico veicolare previsto sui due rallentatori, si stima una produzione annua di circa 40 mila kilowattora.

Lybra: dossi green e modulari

Se dunque da un lato i rallentatori Lybra aiutano le automobili a rispettare i limiti di velocità, dall’altra permettono di recuperare l’energia cinetica che altrimenti andrebbe del tutto sprecata durante la fase di rallentamento. I dispositivi possono dunque essere installati in qualsiasi tratto stradale che abbisogni di un rallentamento obbligatorio: prima delle rotatorie o degli incroci, oppure all’entrata di tratti urbani, o ancora presso gli attraversamenti pedonali. Le opportunità di impiego sono dunque moltissime, tenendo anche conto della personalizzazione possibile di ogni impianto. I dispositivi Lybra sono infatti di tipo modulare: ogni elemento è lungo 1 metro e largo 3, e può essere installato singolo o in successione, così da formare delle piattaforme energetiche di lunghezza diversa. Realizzati in acciaio, così da poter reggere senza alcuno problema il peso delle vetture, sono ricoperti da uno strato superficiale di gomma riciclata, per garantire un grip ottimale e allo stesso tempo ecologico.

Underground Power, impresa pluri-premiata

L’operazione vincente di Up, dunque, è stata quella di prendere un meccanismo già conosciuto dai cittadini – i dossi di rallentamento – e trasformarlo in qualcosa di totalmente nuovo e soprattutto green. Questi dispositivi permettono infatti di introdurre nella vita quotidiana di tutti quanti una tecnologia ecofriendly senza però stravolgere nessuna abitudine, e senza abbisognare di nessuna educazione per il suo utilizzo. La Up – Underground Power Srl – è un’innovativa realtà imprenditoriale nel campo delle rinnovabili. Nata nel 2011 come start up, il suo intento è stato fin dall’inizio quello di tradurre in prodotti utili per i cittadini gli studi sull’energy harvesting condotti in collaborazione con il Politecnico di Milano. Il progetto del dispositivo Lybra è valso all’azienda diversi premi: la Provincia di Trento ha infatti assegnato ad Up il riconoscimento di ‘Impresa Innovazione D2T’, mentre la Provincia di Monza e Brianza ha conferito all’allora start up il premio per ‘Il Miglior Progetto Innovativo del 2012’.

Fonte: Green.it